ILE DU LEVANT LA BRISE MARINE

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ILE DU LEVANT LA BRISE MARINE

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Era ora che finalmente la vedessi! Non poteva mancare una recensione su ModerLifeStyle.it dell’isola dove tutto è nato: il nudismo, la trasgressione, l’amore per la libertà. Sinceramente non amo i francesi ma, va detto, che in materia di libertinaggio hanno dato lezioni al mondo intero.

Ile Du Levant è un isola di fronte a Le Lavandou, a due passi da Saint Tropez. Ci si arriva con la Vedettes des Corsaire o des Ile d’Or, non dopo aver consegnato la propria vettura nelle mani di Emmanuelle, proprietaria del garage Saint Cristophe a due passi dall’imbarco che, per 10 euro al giorno, vi garantirà di non ritrovare le sgradite sorprese che  in una Francia ormai appendice del nord africa sono da considerare come probabili.

L’isola è del tutto nudista. La luce è limitata alle abitazioni e agli alberghi, per cui le strade sono buie. La popolazione di marca frikkettona rende anacronistico lo scorrere delle giornate, che si concentra nella piazzetta centrale ove si affacciano i tre bar/ristoro più affollati, tra cui Le Pomme d’ Adam, di proprietà dei gestori della Brise Marine di cui tratterò a seguire.

La colazione del mattino in piazzetta è un piacere difficilmente replicabile altrove.

L’abbigliamento è leggero, le calzature comode. Il mare, invece, è scomodo. Si trova al livello di arrivo del battello, per cui si deve raggiungere a piedi attraverso delle ripide salite/discese su strade strette, che nella stagione più calda ti tagliano le gambe ed il fiato; inoltre, è quasi interamente in rocce, solo in alcuni tratti con accesso facilitato da improvvisate calate di cemento.

La presenza di Aziz con l’unico mezzo di trasporto merci e passeggeri autorizzato sull’isola, oltre alle vetture delle forze dell’ordine, consente di portare a destinazione i bagagli una volta in porto (costo 15 euro a tratta) e, talvolta, di avere un passaggio alla fine della giornata di mare se trovate posto (costo 3 euro a persona).

Nonostante le difficoltà l’ambiente è magico, fuori dal tempo; i panorami mozzafiato, gli odori mediterranei impregnano l’aria e il vento fresco rende sopportabile la calura estiva.

In alto, sulla sommità a ridosso della piazzetta c’è la Brise Marine. Storica location di libertinaggio e trasgressione, governata saldamente  dal prode Cedric, nudo anche quando serve alle Pomme D’ Adam.. un vero personaggio.

La Brise offre delle stanze molto spartane (la nostra aveva il bagno rifatto per cui un pò meglio), di pochi metri, gradevoli d’aspetto ma con affacci superbi, a causa di esse ho quasi litigato con la mia compagna in cerca di maggior comfort!

Sulle stanze sovrasta la piscina, che secondo la tradizione dell’isola è aperta gratuitamente a tutte le coppie libertine che vogliano accedervi, così come la splendida playroom, vero gioiello e principale attrazione della componente trasgressiva dei visitatori.

Il fatto di consentire l’accesso a tutti rende meno necessario il soggiorno interno all’albergo, in quanto è ben possibile trovare un alloggio esterno più confortevole e usufruire dei servizi della Brise a parità di diritti e condizioni con chi vi risiede (credo che se facesse pagare potrebbe migliorare anche la manutenzione del sito che è bellissimo ma risente degli anni). L’unica cosa che sconsiglio vivamente è di evitare le location lontane dalla piazzetta, significherebbe isolarsi dalla vita serale e privarsi del piacere maggiore dell’isola, in quanto le strade, come ho detto, sono molto faticose. Per questo motivo, sebbene di livello assai superiore, non credo sia altrettanto piacevole passare la vacanza alla Rocher du Secret, l’altra location swinger dell’isola, molto più vicina al porto Essa, infatti, sebbene sia un teorico 5 stelle (è gestita da AGN che tutti i conoscitori di Cap D’Agde conoscono per le capacità di rubare soldi per fornire servizi mediocri) è del tutto sproporzionata nella comparazione tra qualità e costi, oltre che messa bene solo per il giorno.

Detto questo, tuttavia, la possibilità di vivere la Brise, per me. Resta un’esperienza fantastica nonostante tutti i suoi limiti. Sentire dalla propria stanza i gemiti provenire dalla Playroom che affaccia sul mare, ampia, in stile arabesque, con perfetta illuminazione e contestualizzazione e poterla vivere con le altre coppie presenti, in un contesto chiaro-scuro con il riflesso del mare che illumina un’ampia stanza ben arredata, anche se priva di lenzuola e strumenti di pulizia, che sarebbero assai utili in quanto è autogestita dai frequentatori, sono elementi che valgono un week end lungo alla Brise.

Da non perdere la sogliola del Le Pomme assieme con le crepes salate della Normandia preparate davanti a voi, ottime anche per chi soffre intolleranze alimentari (es glutine).

Il lifestyle swinger è presente quasi ovunque, ma non è esplicito se non nelle playroom di Brise e Rocher, nonchè nelle relative piscine; non ci sono privè.

La possibilità di socializzare altissima, in un giorno praticamente ci si conosce tutti e molto intensa l’”attività”  nelle casette in affitto, con inviti e feste private; maggioritaria la componente della colorita comunità gay, di altissimo livello che anima le poche serate organizzate in piazzetta.

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